La sterilizzazione è il risultato finale di un processo atto a garantire l’annientamento dei microrganismi viventi su una superficie. Uno strumento, un oggetto sarà considerato sterile quando le probabilità di trovarvi un microrganismo saranno inferiori ad una su un milione.

La procedura di sterilizzazione

La procedura di sterilizzazione più consolidata in letteratura, che in ogni caso può differire a seconda delle singole realtà operative, è composta da i seguenti 18 punti riassunti in breve:

1. RACCOLTA/TRASPORTO

Per raccolta e/o trasporto s'intende il prelevamento degli strumenti utilizzati ed il loro spostamento dal luogo operativo a quello dedicato al processo di sterilizzazione. Anch'essa deve avvenire in sicurezza per l'operatore che deve essere munito delle protezioni individuali adeguate(guanti, camice, mascherina, occhiali, etc...). Nei casi più a rischio, la raccolta dei dispositivi medici utilizzati deve avvenire in un contenitore rigido senza saldature con 2 manici laterali e griglia estraibile (cosidetti contenitori di sicurezza).

2. DECONTAMINAZIONE

Gli strumenti dopo il loro utilizzo non vanno manipolati per evitare il rischio di lesioni che aprono la strada all'ingresso di germi patogeni (es. HIV, virus dell‟epatite B e C), ma vanno immersi immediatamente in una soluzione decontaminante contenente un agente chimico disinfettante al fine di decontaminarli.

Leggi decontaminazione e lavaggio degli strumenti

3. LAVAGGIO

Dopo la prima fase di decontaminazione si può procedere, sempre muniti di guanti ed occhiali, alla procedura di lavaggio che ha lo scopo di rimuovere i residui di sostanze organiche e inorganiche e di conseguenza, anche i microrganismi.

Lavaggio

La procedura per il lavaggio manuale prevede 3 fasi:

IMMERSIONE
SPAZZOLATURA MANUALE
RISCIACQUO
ASCIUGATURA

Questa è una delle fasi "preparatorie" più importanti del processo di sterilizzazione.

Per approfondire l'argomento leggi qui

4. LAVAGGIO IN VASCA AD ULTRASUONI

Il lavaggio in vasca ad ultrasuoni é un trattamento di sostegno a quello manuale o a quello automatico ma non é sostitutivo. Gli strumenti vanno completamente immersi nella soluzione, aperti e/o smontati. Deve essere rispettata la concentrazione della soluzione, la temperatura dell'acqua (ca. 40°C), la frequenza degli ultrasuoni ed il tempo di contatto. I DM sottoposti a lavaggio in vasca ad ultrasuoni devono essere successivamente sciacquati per rimuovere i residui staccati in precedenza.

La soluzione detergente andrà sostituita ogni giorno e comunque ogni volta che si presenti visibilmente sporca, torbida. Non é indicato per strumenti elastici, specchietti orali, manipoli e turbine.

Il lavaggio manuale o ad ultrasuoni si avvale dell‟azione chimica o enzimatica e, contemporaneamente, non corrosiva di un detergente che deve essere impiegato rigorosamente alle concentrazioni e per i tempi di contatto raccomandati dal produttore.

5. DISINFEZIONE

La disinfezione è la fase successiva alla fase di lavaggio fase non necessaria in caso di uso di lava-strumenti. La disinfezione puó essere chimica o termica.

Nella disinfezione chimica sono previsti 3 steps:

Disinfezione

IMMERSIONE
RISCIACQUO
ASCIUGATURA

Leggi di più sulla disinfezione degli strumenti

Nella disinfezione termica viene utilizzata una vasca termostata (termodisinfettatore). La termodisinfezione é preferibile alla disinfezione chimica in quanto é piú facilmente controllabile e non vi é presenza di eventuali residui chimici.

6. LAVAGGIO AUTOMATICO: LAVA-STRUMENTI

Il lavaggio automatico avviene mediante la LAVA-STRUMENTI (LAVA-FERRI) che esegue lavaggio, disinfezione, risciacquo e successiva asciugatura dei DM con programmi standardizzati, questo metodo riduce la possibilitá di infortuni sul lavoro.

lavaggio automatico

La lava-strumenti é indicata negli studi odontoiatrici per il lavaggio e la disinfezione di una vasta gamma di materiali utilizzati, compresi quelli che presentano cavità utilizzando particolari accessori. La lava strumenti effettua sia la detersione, la disinfezione, il risciacquo e la successiva asciugatura meccanica.

7. CONTROLLO E MANUTENZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI

I dispositivi(strumenti) devono essere sottoposti a controllo visivo al fine di verificare la pulizia, l'integrità, l'assenza di ruggine e corrosione. Controllo, ri-assemblaggio dei dispositivi che erano stati scomposti, manutenzione e lubrificazione

8. CONFEZIONAMENTO: SISTEMA DI BARRIERA STERILE (SBS)

Il confezionamento è un'azione preliminare alla sterilizzazione e consiste nell'inserimento dei dispositivi in delle Buste per la sterilizzazione(sistema di barriera sterile - SBS) che hanno l'obiettivo di consentire la sterilizzazione, fornendo protezione fisica, mantenendo la sterilità fino all'impiego. Leggi come procedere al confezionamento degli strumenti nel modo corretto.

9. DISPOSITIVI MEDICI NON CONFEZIONATI

Possono essere utilizzati dispositivi medici autoclavati non confezionati purché vengano utilizzati esclusivamente su mucosa integra ed il loro utilizzo sia immediato o nell'arco della giornata.

10. CARICO AUTOCLAVE

Per le operazioni di carico dell’autoclave è importante seguire alcune semplici regole per non inficiare il risultato finale della sterilità. Si tratta fondamentalmente di disporre nel modo corretto gli strumenti imbustati e non imbustati all'interno dei vassoi appositi. Per saperne di più

11. STERILIZZAZIONE

La sterilizzazione con vapore saturo, quindi in autoclave, rappresenta la metodica d'elezione per lo strumentario, per la sua praticità, economicità, efficacia e rintracciabilità. La fase della sterilizzazione ha il compito di inattivare tutti i microorganismi (comprese le spore) rimasti presenti dopo il lavaggio e la disinfezione. Leggi La sterilizzazione degli strumenti in autoclave

Per quanto riguarda la sterilizzazione di dispositivi termolabili(non resistenti al calore) è concesso l’utilizzo di prodotti specifici, liquidi o in polvere, in grado di sterilizzare a freddo.

12. TEST DA ESEGUIRE NEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE A VAPORE

L’autoclave è soggetta a controlli sistematici e periodici. Molto importante per documentare il corretto funzionamento dell’autoclave, oltreché del singolo ciclo in esame, è effettuare alcune prove di controllo quotidianamente ed ad ogni ciclo compiuto.

I TEST DI CONTROLLO da eseguire sono:

PROVA DEL VUOTO
HELIX-TEST INDICATORE CHIMICO DI STERILITÀ
INDICATORE BIOLOGICO

Per saperne di più leggi test di controllo per il processo di sterilizzazione

13. SCARICO DEL MATERIALE STERILE

A conclusione del ciclo di sterilizzazione bisogna fare attenzione che non vi siano residui di umidità sul materiale stesso, pertanto è necessario porlo su di una superficie asciutta e pulita al riparo da spostamenti d’aria, coprendolo con un telo pulito ed asciutto per almeno 10 minuti.

14. CONSERVAZIONE DEI DISPOSITIVI STERILI

I dispositivi una volta trattati, devono essere conservati in un carrello chiuso o un cassetto, evitare tutte le azioni che possono danneggiare i SBS quali: urti, cadute delle confezioni, sfregamenti.

15. TRACCIABILITÁ DEL PROCEDIMENTO DI STERILIZZAZIONE

Il sistema di tracciabilità è un sistema consigliato di registrazione duraturo nel tempo che, attraverso una serie di dati riportati sulla confezione, consente di identificare ed eventualmente rintracciare il dispositivo sterilizzato in ogni momento del suo percorso: dallo scarico dell’autoclave al suo utilizzo e di risalire all’operatore responsabile del processo ed al paziente. Su ciascuna confezione é consigliato riportare i seguenti dati:

- sigla dell'operatore responsabile di quel ciclo di sterilizzazione;

- il numero del ciclo di sterilizzazione;

- la data di confezionamento e la data di scadenza (30 gg. dal processo di sterilizzazione).

16. REGISTRO

È consigliabile che le registrazioni siano archiviate in un documento specifico tipo “registro di sterilizzazione” o “quaderno di sterilizzazione”. Nel registro deve essere riportato:

• il risultato del vacum-test (stampa o registrazione su software) o la trascrizione a mano dei parametri temperatura, pressione e tempo;

• il test del Helix;

• la stampa dei parametri di processo (temperatura, pressione, tempo) di ogni ciclo altrimenti la registrazione scritta a mano;

• data e codice identificativo del ciclo.

Tutti i documenti del processo di sterilizzazione devono essere archiviati e reperibili nei luogo di lavoro.

17. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

Ogni dispositivo di protezione individuale deve avere come caratteristica fondamentale la tutela dell'operatore e essere adeguato rispetto ai rischi da prevenire. I DPI più in uso sono: guanti, indumenti di protezione, dispositivi di protezione delle vie respiratorie (occhiali, visiera ecc.).

18. IGIENE AMBIENTALE E NORME COMPORTAMENTALI

Le superfici possono essere facilmente contaminate dalla produzione di aerosol da parte di strumentario rotante e/o a ultrasuoni. Ció rende indispensabile una adeguata e accurata disinfezione delle superfici di lavoro. Inoltre, è importante garantire una adeguata areazione e ventilazione degli ambienti.

Il personale deve utilizzare indumenti dedicati, procedere all'igiene delle mani tra una procedura e l'altra, tenere unghie corte ed evitare unghie artificiali, non indossare monili (anelli ecc.).

Testo tratto da:

www.ordinemedici.bz

Related products

Comments ()

Product added to wishlist
Product added to compare.