Gli alfa e beta idrossiacidi fanno la loro prima apparizione negli anni ’90 e molte aziende cosmetiche li utilizzano come prodotti di punta pesentandoli come la “panacea di tutti i mali”. Questi, denominati acidi della frutta, racchiudono un vasto gruppo di “acidi organici” estratti da altrettante sostanze naturali e li possiamo trovare in due forme: alfa e beta. Queste sostanze sono particolarmente adatte per tutti quei trattamenti esfolianti che promuovono il rinnovamento dell'epidermide come peeling o scrub. L'effetto ottenuto è dovuto all'asportazione delle cellule morte dalla superficie epidermica che conseguentemente stimola il rinnovamento cellulare, donando alla pelle un aspetto più uniforme e luminoso. Effettuare trattamenti esfolianti a base di alfa e beta idrossiacid è molto utile ed efficace, i loro effetti benefici sono ben noti già da tempi remoti: Cleopatra ogni giorno si immergeva nel latte d'asina di cui aveva notato gli effetti vellutanti sulla pelle, senza saperlo infatti si serviva di un trattamento a base di Acido Lattico, uno dei più noti alfa-idrossiacidi.
Gli alfa idrossiacidi
Gli alfa-idrossiacidi sono molecole organiche più comunemente note come acidi della frutta. Infatti in natura sono prevalentemente presenti nella frutta; ad esempio il limone e l’arancia contengono l’acido citrico, il mirtillo e l’ananas l’acido lattico, la canna da zucchero l’acido glicolico, l’uva sia l’acido glicolico che l’acido tartarico e la mela, la fragola e la papaya l’acido malico, le mandorle l'acido mandelico. E’ ormai noto e riconosciuto da lungo tempo che gli alfa-idrossiacidi hanno la capacità di rimuovere lo strato corneo disidratato e vecchio (corneociti o cellule morte) responsabili dell’aspetto sciupato e opaco della pelle. Inoltre stimolano il turnover cellulare e rallentano conseguentemente il processo di invecchiamento cutaneo. Hanno forti proprietà rigenerative che determinando una crescita dello spessore epidermico, rendendo il colore della pelle uniforme, incrementando l’attività dei fibroblasti, la sintesi di collagene e le fibre elastiche e dei mucopolisaccaridi che favoriscono l’idratazione cutanea. Essi hanno una struttura molecolare piccola e molto stabile solubile in acqua e sono naturalmente presenti nel nostro organismo poiché sono componenti fisiologici delle reazioni biochimiche nelle nostre cellule. Per questo sono prodotti sicuri che molto raramente inducono a problematiche allergiche . A questo proposito una attenzione particolare merita l’acido lattobionico, un poli-idrossiacido che oltre ad operare sulla cute secondo i meccanismi sopra esposti, ha una forma chimica che previene i fenomeni di irritazione propri degli alfa-idrossiacidi tradizionali. Molto interessante è inoltre la sua azione antiossidante che lo colloca tra i più interessanti prodotti contro l’invecchiamento cutaneo.
L'attivita' biologica degli alfa-idrossiacidi
La struttura chimica degli alfa idrossiacidi determina la loro attività biologica, infatti sono acidi organici che presentano un gruppo ossidrilico sull'atomo di carbonio adiacente al gruppo carbossilico che gli permette di intercalarsi tra le giunzioni proteiche dei corneociti, i "mattoni" della nostra pelle, ridurne la coesione e favorirne il potere di catturare liquidi attraverso la formazione e l'aumento del numero dei ponti di idrogeno creatisi per la presenza degli stessi gruppi ossidrilici. Questo processo favorisce velocemente un effetto di idratazione e di plasticità cutanea. Questi acidi sono inoltre in grado di inibire selettivamente le solfotransferasi e le fosfotransferasi, due enzimi deputati alla formazione dei ponti tra corneociti (che aumentano dunque la coesione tra di loro), conducendo così alla rimozione del tappo cheratinico, a un effetto esfoliante e ad un assottigliamento dello strato corneo che migliora conseguentemente la recettività della pelle alla penetrazione dei principi attivi nei prodotti cosmetici. L'assottigliamento dello strato corneo però non deve essere associato ad un indebolimento cutaneo ma all'esatto contrario. Difatti, grazie alla stimolazione del tourn over cellulare si verifica un notevole ispessimento dell'epidermide dovuto alla generazione di nuove cellule.
I beta idrossiacidi
I beta idrossiacidi sono composti aromatici altamente insolubili utilizzati anch'essi, come gli alfaidrossiacidi, per la loro azione esfoliante.Il più famoso e utilizzato dei beta idrossiacidi è l’acido salicilico, contenuto in natura nella corteccia del Salice. Generalmente sono poco utilizzati nei prodotti per uso domiciliare inquanto difficili da dosare e per via della loro maggiore aggressività nei confronti dela cute, ma sono utilizzati efficacemente in dermatologia. La loro molecola è più grande rispetto agli alfa e, di conseguenza, agiscono solo sui corneociti in superficie.
I Trattamenti con gli acidi
Il trattamento esfoliante a base di acidi più conosciuto da sempre è quello a base di acido glicolico, alfa-idrossiacido per eccellenza, che, a concentrazioni ideali è in grado di uniformare la grana della pelle e renderla più luminosa e vellutata. Contemporaneamente, oltre ai benefici visibili, l'Acido Glicolico prepara la pelle per un perfetto trattamento idratante, punto essenziale per conferirle la sua fisiologica elasticità. La piccolissima molecola di questo acido lo rende molto aggressivo, quindi, specialmente in estetica, si preferisce spesso adottare alternative più "tranquille" e gestibili in tempi più lunghi ma comunque incisive. L' alternativa efficace al glicolico si chiama acido mandelico. La sua molecola è più grande e questo ne rallenta l'azione chelante, evitando irritazioni cutanee, inoltre le sue caratteristiche gli permettono di essere un'ottimo veicolatore di sostanze in grado di inibire la formazione della melanina o di degradare quella già esistente come l’acido Kogico. La sua funzione più importante di quest'ultimo è quella depigmentante ed è possibile reperirlo in numerosi prodotti per la cura della persona. Inizialmente veniva estratto dall’olio di crusca di riso ma, fortunatamenteoggi è possibile trovarlo anche in altri articoli di origine naturale, come l’olio di oliva e i semi di cacao. Utilizzare contemporaneamente in un trattamento sia l'acido kogico che l'acido mandelico tende a velocizzare il processo di depigmentazione della pelle, soprattutto in caso di macchie solari. Risulta essere valido in caso di cheratosi e iperpigmentazioni, ma anche in caso di cloasma, una tipologia di macchia che compare a causa di elevati livelli ormonali nelle donne durante la gravidanza, la menopausa o per via uno scorretto funzionamento delle ghiandole surrenali. Solitamente, queste macchie sono di colore bruno e si manifestano su viso e fronte. Per effettuare in sicurezza i trattamenti incisivi a base di acidi è opportuno rivolgersi al proprio medico dermatologo o ad un estetista professionista. In commercio poi esistono dei prodotti, conteneti acidi a basse percentuali, ottimi per il mantenimento domiciliare. Cosmetici esfolianti molto efficaci e sicuri per uso domiciliare possono essere quelli conteneti beta idrossiacidi come l'acido salicilico che, come detto, esfoliano efficacemente in superficie senza penetrare in profondità. Quest'ultimo ha proprietà lenitive e batteriostatiche e, pertanto, è molto utile anche in presenza di lesioni. E' consigliato prinicalmente in caso di pelli grasse e acneiche, proprio perché è in grado di eliminare il tappo di cheratina, andando a liberare la pelle e riducendo i segni dei brufoli stessi.