- Salute e benessere
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Oggi si parla tanto della salute della pelle in quanto gioca un ruolo vitale nel mantenimento del benessere e della bellezza di tutto il corpo. Le cure che noi prestiamo ad essa oggi hanno rappresentato una priorità per il genere umano in ogni epoca passata.
La pelle infatti non è un semplice “rivestimento” del nostro corpo ma è un vero e proprio organo le cui principali funzioni sono quelle di proteggere il corpo dalle sostanze esterne spesso nocive ed evitare l’eccessiva perdita di acqua.
Ma come ci riesce? Come facciamo a mantenerla idratata ed efficiente?
La pelle per il suo buon mantenimento ha bisogno di idratazione.
L'acqua è un elemento indispensabile per la salute della nostra pelle, la cui detersione e idratazione risultano azioni basilari per mantenerla in buono stato. Questa viene “mobilitata”, a seconda delle necessità del momento, attraverso il nostro strato cutaneo da vari processi chimico/fisici come ad esempio il sistema denominato TEWL (dall'inglese transepidermal water loss), fenomeno fisiologico che consiste nella continua diffusione ed evaporazione di acqua attraverso gli strati più esterni della pelle. L'acqua segue un percorso ben definito all'interno dei vari strati cutanei: dal circolo sanguigno raggiunge il derma, per poi diffondersi regolarmente e costantemente fino agli strati superiori dell'epidermide, ove ha il compito di preservare l'idratazione cutanea superficiale. L'idratazione naturale della pelle è il risultato di diversi meccanismi biologici con funzioni specifiche, che hanno luogo a livello di derma, epidermide e strato corneo.
L’epidermide e le acquaporine
L'acqua presente nell'epidermide arriva dal derma sottostante; non è ancora stato ben chiarito il meccanismo di regolazione del flusso idrico che attraversa la membrana basale, ma dati recenti dimostrano che il movimento dell'acqua fra le cellule nei differenti livelli dell'epidermide dipende da proteine specifiche denominate acquaporine. Le acquaporine sono delle proteine presenti nell'epidermide che formano dei canali preposti a veicolare acqua e ingredienti idrosolubili, trasportandoli in superficie.
Le acquaporine sono fondamentali nel regolare il contenuto idrico cutaneo.
Nel 2003, per questa stravolgente scoperta, Peter Agre, biochimico americano, fu insignito del prestigioso Premio Nobel per la Chimica. Prima di questa rivelazione si riteneva che l'acqua attraversasse la membrana solo per diffusione semplice. Le acquaporine sono una famiglia di proteine integrali di membrana con funzione carrier dell'acqua, e loro implicazioni fisiologiche vanno ben al di là del comparto cutaneo, in quanto sono presenti in molti tessuti del nostro organismo.
In questi anni, le acquaporine sono state studiate per capire come funzionano, quale sia il loro ruolo all'interno della pelle e, soprattutto, come sia possibile stimolare la loro sintesi.
Solo recentemente, però, si è cominciato a progettare lo sviluppo di specifici peptidi capaci di stimolare la sintesi delle acquaporine e utili per migliorare l’idratazione della cute.
Quale altra funzione cutanea garantisce l’idratazione in superficie ?
Come abbiamo già analizzato precedentemente, le acquaporine sono responsabili della regolazione dell’idratazione cutanea, tuttavia, una corretta idratazione dell'epidermide e dello strato corneo, è possibile solo se dal derma c’è un costante e regolare apporto idrico, ed è sufficiente a bilanciare le perdite che si effettuano attraverso la perspiratio insensibilis. A contro bilanciare tale dispersione provvede la capacità dei comparti superiori della cute a rendere efficente e costante l’idratazione.
Il film acquoso che ricopre l'epidermide è NMF (natural moisturizing factor) ed è composto da tutte le sostanze non lipidiche presenti sulla superficie epidermica. Ancora oggi stanno studiando in maniera approfondita i meccanismi con i quali lo strato corneo e i suoi componenti regolano il contenuto idrico cutaneo. La ricerca cosmetica, infatti, ha evidenziato nuovi meccanismi e si cerca di capire quali nuove molecole possano essere sviluppate per garantire attraverso la cosmesi l’idratazione.
Oltre all’NMF, partecipa al mantenimento dell’idratazione anche il “mantello acido”(riferimento al suo pH debolmente acido, intorno a 5.5). Esso è posto sulla superficie dello strato corneo ed è costituito da un insieme di sostanze di diversa provenienza.
La sua composizione è principalmente caratterizzata dai prodotti di secrezione delle ghiandole sudoripare eccrine e delle ghiandole sebacee, da aggregati polipeptidici provenienti dal disfacimento dei corneociti e da lipidi di provenienza epidermica. In sintesi, si tratta di una miscela di sostanze lipofile e idrofile, il cui compito consiste nel proteggere la cute e, in particolare, nel mantenere idratato lo stato corneo.
La salute della pelle nelle nostre azioni
Al fine di vedere sempre la nostra pelle luminosa, giovane e bella, dobbiamo mantenerla pulita ma soprattutto idratata con piccoli gesti quotidiani ma costanti nel tempo.
Oltre a bere una quantità d’acqua sufficiente e mangiare frutta e verdura, una corretta detersione con un latte detergente ed un tonico che rispettino il pH e l’applicazione di una crema idratante su viso e corpo è un gesto minimo ma indispensabile che dobbiamo fare nel quotidiano per garantire l’idratazione della nostra pelle.