- Salute e benessere
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Ciò che fa veramente bene alla pelle è la pulizia quotidiana ma pensare di eseguire una corretta pulizia del viso "lavando" solo con l'acqua sarebbe come lavare un piatto unto di olio senza il detersivo. Da qui si può facilmente comprendere come sia indispensabile scegliere scrupolosamente i detergenti adeguati in base al proprio tipo pelle e non affidarsi ai classici saponi schiumogeni e troppo aggressivi che creano un’alterazione del pH rendendolo basico, inoltre tolgono il film idrolipidico importantissimo per la difesa cutanea.
Il detergente idoneo per una corretta pulizia del viso
Oggi, scegliere un detergente idoneo con una vastissima gamma di prodotti non è facile, ma esistono delle linee guida che ci possono aiutare, per l’autocura domiciliare.
La base del detergente non deve contenere tensioattivi, tipo il sodium lauril sulfate , analizzato nel precedente articolo, in quanto rimuove le sostanze grasse, ma oltre ad essere troppo aggressivo, non è biodegradabile per cui contribuisce ad “avvelenare il nostro stupendo pianeta”.
Bisogna sceglierlo per affinità, ovvero i suoi eccipienti, W/O, O/W, devono essere sebo simili, devono somigliare il più possibile al qualità del sebo umano giovane, affinché la pelle li possa riconoscere e non soffrire di alcun tipo di aggressione, ad esempio il latte detergente ph fisiologico TerraMare rispetta questi canoni e non contiene il SLS, inoltre contiene olio di mandorla dolci, tollerato benissimo dalla pelle.
In base al proprio tipo di pelle, quindi una pelle secca, disidratata va detersa con una crema detergente dalla consistenza più cremosa e con un contenuto di grassi maggiori nella fase oleosa della formulazione.
Per una pelle grassa o seborroica, è preferibile scegliere un gel o una spuma, ma sempre non schiumogena, perché laddove pensiamo di usare un sapone che sgrassa può verificarsi “l’effetto rebound (rimbalzo)” ovvero al momento la pelle si mostra asciutta e non lucida, ma nel giro di 30 minuti circa il sebo torna a manifestarsi ancora più abbondante di prima.
Imparare a leggere la formula INCI, ovvero gli ingredienti presenti nel cosmetico , ed oggi si parla di cosmetici privi di: (LSL e LSES), i parabeni, l’olio di vasellina, la paraffina (paraffinum liquidum), l’imidazolidinilurea, gli oli di siliconi (PEG e POE), gli allergeni dei profumi aggiunti (parfum), i coloranti. aggiunti, ecc.
E’ vero che gli occhi si puliscono con lo stesso detergente che usiamo per il viso?
No, guai, bisogna struccare gli occhi correttamente, per cui bisogna usare, lo struccante occhi , cosmetico formulato in modo specifico che rispetta il pH isolacrimale, il più adatto alle esigenze e che rispetti la zona perioculare, molto delicata , evitando di ritrovarsi con il contorno occhi arrossato e segnato anzitempo. In commercio si trovano struccanti oleosi, non oleosi e in soluzioni acquose. Quelli più idonei secondo noi sono i bifasici, perché la loro fase oleosa è minore rispetto a quelli oleosi, per cui non lasciano quella sensazione di unto tipica dei secondi, ma grazie alla presenza di questa fase riescono a rimuovere il make-up più ostinato come il mascara waterproof. Pertanto la pulizia della pelle, soprattutto del viso, segue una procedura particolare, alla sera si procede prima con la struccatura con lo struccante occhi e bocca, poi si passa alla detersione con il detergente specifico adatto al proprio tipo di pelle, passarlo sul viso con movimenti circolari , massaggiando viso, collo e decolté, poi sciacquare abbondantemente il viso con acqua corrente tiepida, tamponare per asciugare e terminare l’operazione di pulizia applicando un tonico come il tonico riacidificante polivalente TerraMare, dove ad esempio, con la presenza del meliolotus officinalis extract, dona sensazioni rinfrescanti, addolcenti e distensive a tutto il viso.